Siamo a registrare il post-ondata fredda del 19-20 gennaio 2024 con i risultati delle doline e siti freddi che sono prese in considerazione nel nostro Progetto Monitoraggio Siti Freddi e Doline, nato nel 2008. Non si è abbattuto il muro dei -40°C, nonostante sia entrata, molto fugacemente, una delle ondate fredde più importante degli ultimi 3 anni (-8 a 850hpa per dare un riferimento), incomparabile però all’entrata fredda del febbraio 2018 (oltre i -12 a 850hpa). Il vento è stato un fattore in alcuni luoghi, ma il fattore principale è stato l’alto livello di saturazione dell’aria. Quest’oggi con almeno 50% di umidità in meno ma con temperature in libera atmosfera a +10 gradi rispetto all’ondata fredda, si sono raggiunti i -34°C, rimarcando il fatto che per avere la “nottata” perfetta servono tanti elementi diversi e coincidenti, come spieghiamo nelle nostre serate divulgative su questo particolare fenomeno inversionale. Utile ricordare che questo è un progetto scientifico che perseguiamo da 15 anni, in luoghi ben precisi e circoscritti, e non rappresenta un andamento meteo/climatico generalizzato, in un momento in cui la crisi climatica in atto è sotto gli occhi di tutti, sia nel Triveneto sia a livello globale.
In grafica i valori più bassi, non i più bassi della stagione, ma sfiorati di qualche decimo in positivo. Annotiamo i -39,2 di Busa Fradusta all’Altopiano delle Pale di San Martino, i -35,2°C di Campo Magro, 1000 metri più in basso sull’Altopiano di Asiago. Anche Marcesina ARPAV ha raggiunto il minimo stagionale con -21,7°C contro i -17,2°C di Camporossignolo, 150 metri più in basso ma senza la presenza omogenea di neve rispetto ai 20 cm di Marcersina. I minimi stagionali li abbiamo registrati, senza neve al suolo, sul Montello con -11,1°C ma anche alla Piana della Campagnola minima stagionale a -10,4°C.